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"COLOURS OF THE SOUL"
Piazza del Principe, Porto Cervo, Arzachena, dal 3 agosto al 8 settembre 2024
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Dal 3 agosto all’8 settembre La Piazza del Principe di Porto Cervo accoglie la mostra d’arte “Colours of the Soul”. L’esibizione rappresenta la prima tappa del progetto “Ultra”, a cura di LamaroArte, societaÌ€ attiva nella promozione di nuovi talenti e artisti affermati, e promette di essere un punto di riferimento estivo per le arti visive, con l’intento di avvicinare un ampio pubblico di appassionati e amanti del bello.
Il progetto “Ultra” nasce grazie all’intuizione e alla lungimiranza di persone che amano l’arte e intendono valorizzare le bellezze di Porto Cervo e della destinazione Costa Smeralda attraverso significative iniziative artistico-culturali. Oltre al titolare della galleria citata, Emanuele Lamaro, l’imprenditrice Patrizia Albanese Achenza e Natale Vinante.
La mostra, ospitata in uno dei luoghi piuÌ€ iconici di Porto Cervo, La Piazza del Principe, un quadro dove la natura eÌ€ stata plasmata dalla genialitaÌ€ dell’architetto Jean Claude Lesuisse, eÌ€ stata concepita come vetrina sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea, con un’attenzione particolare al rapporto con il territorio.
Per questa prima edizione sono stati scelti artisti di estrazione e provenienza diversi, Giuseppe Carta, Alessandro De Gasperi, Kyunghee Kim, Emanuela Giacco, Ludwig Antonio Grosa, Bob Marongiu.
Accomunati dal proposito di comunicare il proprio mondo attraverso il colore. Il titolo “Colours of the Soul” nasce infatti dal desiderio di raccontare ognuno di questi artisti mediante i colori che albergano nei loro animi e che, nei modi piuÌ€ singolari, rappresentano la cifra stilistica di ognuno di essi. Ogni opera rappresenta un viaggio personale nella vita interiore dell’artista per una connessione profonda con i visitatori, che offra molteplici livelli di interpretazione.
Pittura, fotografia, scultura, per un caleidoscopio di emozioni che faraÌ€ brillare questo luogo magico ogni sera per tutto il mese di agosto. All’insegna del colore e della gioia di vivere.
"IL GABBIANO MATT"
Molo antistante piazza Yacht Club Porto Rotondo, Porto Rotondo
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L'opera permanente "Il gabbiano Matt", scelta dal Consorzio di Porto Rotondo per celebrare i 60 anni dalla nascita del borgo, è stata inaugurata il 18 luglio 2024, presso la piazza antistante lo Yacht Club Porto Rotondo, con i saluti del Presidente del Consorzio Leonardo Salvemini, del Conte Luigino Donà dalle Rose e dell'artista Emanuela Giacco.
Porto Rotondo, la materializzazione di un sogno, fortemente voluto dai Conti veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, nasce dal progetto e dall'impegno dei due fratelli nel 1964 con l’idea di creare un luogo d’incontro per artisti ed intellettuali. Una fucina di creatività, estro ed idee immerse in un Eden.
Un paradiso naturale, progettato e definito nel rispetto dei luoghi, del paesaggio e della bellezza.
L’opera in questione, è stata scelta dal Consorzio di Porto Rotondo per celebrare lo spirito di sogno, di libertà e di coraggio che ha contraddistinto la fondazione del borgo stesso e continua a permeare ancora oggi in ogni singolo scorcio del borgo.
Installata in uno dei due moli di ingresso al porto, accoglie nell’abbraccio dello stesso tutte le imbarcazioni. Un’opera imponente che saluta la comunità sia dal mare che da terra.
Una scultura tessile in cime nautiche di recupero che evoca il forte simbolismo del gabbiano.
L’opera diventa così custode di una moltitudine di echi, dalla forza alla ricerca spirituale del gabbiano, ai simbolismi delle cime nautiche, al rispetto per l’ambiente.
La scelta del “gabbiano”, come anticipato, porta con se i molti principi che hanno contraddistinto ed ispirato i fondatori.
Simbolo di libertà e di spensieratezza. Il suo volteggiare leggero richiama immagini di spazi immensi in cui regna una libertà che vola con sguardo sempre rivolto verso l'alto. Simbolo della ricerca spirituale. Evoca la bellezza del tempo che si ferma in un istante infinito alla sola contemplazione dell'orizzonte. Il Gabbiano sprona a porsi delle domande, si innalza verso la luce del sole e osserva il suo territorio da una prospettiva più ampia e completa. Invita dunque all’elevazione spirituale per giungere ad una condizione più alta dell’Essere. È il simbolo del coraggio, uno status intrinseco che per essere raggiunto fa appello alla forza interiore, alla determinazione e all’amor proprio.
Altro elemento predominante nell’opera è la cima nautica.
Nell’elemento “cima” l’artista coglie molti simbolismi: la cima risponde alla legge della spirale logaritmica, una struttura onnipresente in natura dal DNA alle galassie. Descrive e racchiude il “Tutto” dal microcosmo al macrocosmo; la cima, a livello puramente formale, è legata alla serie di Fibonacci che esprime il concetto di bellezza ed armonia; la cima racconta delle sovrastrutture e degli intrecci dell'inconscio umano mai sciolti; la cima come simbolo dei legàmi che sono parte dell’esistenza di ogni persona. Legàmi come i vincoli individuali, ma anche come l’insieme delle sovrastrutture che portano le scelte dell'individuo ad essere continuamente ed inevitabilmente condizionate dal luogo, dal periodo storico, dalla cultura e dalla religione. Averne coscienza o meno determina il loro valore all’interno dell’esperienza di ognuno. L'intreccio di nodi come la rappresentazione “dell'Io” di ogni individuo che si ricollega al "Tutto". Ogni cosa si fonde, tutto è correlato da un legame, ma al contempo ogni filo ha la sua dimensione e grazie a questa riesce a scorgere ciò che gli è estraneo. Di qui il collegamento con l’Universo, con il Tutto, con la natura. Il teatro di vita di ogni individuo, vale a dire il nostro pianeta e la sua tutela diventano un tema centrale, così la ricerca dell’artista abbraccia anche il mondo della sostenibilità. L’elemento cima diviene così una cima di recupero. L’artista scandaglia spiagge, mari, l’artista rende partecipi del suo progetto le marinerie, i pescatori ed alcune compagnie navali così da recuperare e sottrarre al residuale tonnellate di cime nautiche. La cima si carica così di altri valori, la cima di recupero parla della storia, porta con se l’energia delle mani che l’hanno accarezzata o strattonata, porta con se la forza e la calma dei mari che ha attraversato.
Un’opera che vuole quindi essere un omaggio alla libertà, alla bellezza, al coraggio, ma anche al senso di comunità, ad una collettività che guarda al futuro con rispetto ed amore verso il nostro pianeta.
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"IN UN BATTITO D'ALI"
Museo MAXXI L'Aquila, dal 5 al 21 aprile 2024.
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Una coppia di ali di farfalla, tessute con nodi di cime nautiche e sospese, pronte a prendere il volo: è l’installazione di Emanuela Giacco, in un battito d'ali, scelta dalla Fondazione MAXXI per il quindicesimo anniversario del terremoto che ha profondamente sconvolto la vita della comunità aquilana. Un’opera simbolo di libertà, trasformazione e speranza, rappresentativa della rinascita del capoluogo abruzzese.
la giornata del 5 aprile si è svolta con emozione e commozione con i saluti di Alessandro Giuli Presidente Fondazione MAXXI, di Pierluigi Biondi Sindaco dell’Aquila ed intervento di Emanuela Giacco artista.
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Un'opera commemorativa che trascina indietro, fa tornare a quelle sensazioni, a quelle emozioni, a quel dolore, un'opera che però guarda al presente ed al futuro.
Un’opera che vuole custodire in se tutti questi tempi, vale a dire passato, presente e futuro.
Quello che si può osservare, a livello puramente formale, sono due grandi ali di farfalla ma quanto c'è di più profondo nell'opera sta in quello che non si vede, sta in quello che la precede, vale a dire il bozzolo.
Il bozzolo é quello che ogni aquilano ha costruito intorno a se nel 2009.
Come automi, tutti gli aquilani hanno portato avanti le attività per rimettersi in piedi, una nuova casa, un nuovo studio, nuovi abiti, nuovi supermercati, nuove strade, tutto era nuovo, tutto era cambiato e tante erano le macerie, macerie che pesavano come macini sugli animi.
Ma l’essenza dei cittadini dove era? Dove era il sentire? Dove era l’ “io” di ognuno?
Era lì, chiuso in un bozzolo, un bozzolo emotivo stretto stretto come quello di una farfalla, un bozzolo nel quale si stava al sicuro, un bozzolo in cui ci si poteva perdere nell'oblio della propria intimità.
Un bozzolo che filtrava dal mondo esterno, un bozzolo che permetteva di ascoltare solo il battito del proprio cuore.
Una operazione di isolamento emotivo che sembrava eterna, il tempo scorreva veloce all'esterno ed era quasi immobile all'interno. In quel bozzolo si è cambiati, in quel bozzolo è avvenuta l’elaborazione del lutto, in quel bozzolo è maturata una nuova consapevolezza.
Dopo quindici anni, questa opera vuole mostrare le ali.
Con questa installazione si augura a tutta la comunità di liberare metaforicamente le ali, si augura di tornare ad assaporare il vento, la libertà, la rinascita in una rinnovata resurrezione intellettuale.
Ali che puntano al futuro ma portano con se il passato nella loro epidermide, portano con se il filo del bozzolo che rimane scolpito nella metamorfosi, nella nuova forma di farfalla.
Nodi che rappresentano i legami emotivi e fisici, rappresentano la storia, le radici, rappresentano l'unione con il “Tutto” in senso più assoluto.
L'intreccio vuole evocare l'energia universale che fa parte di tutti noi, che ci lega ed al contempo ci fa librare più in alto nel cielo.
I colori predominanti della scultura sono il grigio e l’azzurro.
Azzurro per simboleggiare la purezza di una nuova nascita, la libertà da tutti i condizionamenti, azzurro come il cielo, quel cielo che si guarda per essere più vicini ai propri cari che non ci sono più.
Grigio a simboleggiare le roccie dell’Aquila, la forza e la resilienza degli aquilani.
Il passato in un battito d'ali ha cambiato la vita di tutta la comunità, il passato non può essere cambiato ma un nuovo futuro si può delineare in ogni istante, sempre in un battito d'ali.
L’opera vuole evocare una forza che accompagni il volo soave di tutta la comunità.
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"TUFFO - NEGLI INTRECCI UNIVERSALI"
Opera d'arte pubblica, riserva di punta Penna, Vasto, Italia, inaugurazione 12 settembre 2023
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Siamo a Vasto, comune abruzzese che qualche anno fa é stato coinvolto da un evento che ha mobilitato l'intera comunitá, nel 2014 avviene uno spiaggiamento di diversi esemplari di Capodoglio.
La Città di Vasto, più nello specifico l'Assessorato ai lavori Pubblici congiuntamente al relativo Ufficio Tecnico, nell'interesse generale si fanno promotori di una lodevole iniziativa, un Museo del Capodoglio nella riserva naturale di Punta Penna.
Si osserva come nell’ambito del progetto si pone forte accento sui temi della valorizzazione e della salvaguardia e protezione delle specie marine.
La riserva naturale di Punta Penna, fiore all'occhiello della costa Adriatica, vanta già numerosissime visite, soprattutto nella stagione estiva, un paesaggio mozzafiato che merita di essere valorizzato sviluppando tematiche che possano incrementare il turismo da parte di un pubblico curioso e sensibile.
Un aspetto nodale dell’intervento è quello di mantenere vivo il ricordo dello spiaggiamento, un evento tragico che ha unito la collettività. Grazie a numerosi volontari sono stati messi in salvo quattro dei sette esemplari di capodoglio arenati sulla spiaggia di Punta Penna.
Un progetto che punta, quindi, ad educare, un progetto volto alla memoria, un progetto in cui si guarda indietro con coscienza per poi puntare dritti al futuro con una maggiore consapevolezza.
Nell’ambito del progetto di valorizzazione in oggetto si propone l’inserimento di un’opera d’arte che riesca ad abbracciare tutte queste tematiche e possa al contempo trasmettere un messaggio potente.
La scultura racchiude al suo interno un processo che va oltre quello di creazione dell’opera stessa.
Tutto il processo di reperimento, stoccaggio e pulizia delle cime custodisce in se un atto di amore per il proprio pianeta.
L’utilizzo di cime nautiche di recupero conferisce inoltre all’opera il sapore della storia, un materiale che ha solcato i mari, che porta con se i segni di una vita già vissuta che non deve essere necessariamente “smaltita” ma che può essere valorizzata in un unicum.
Il messaggio dell’artista è chiaro: Opere d'arte che riescano a dare nuova vita a quello che “gettiamo”, opere d'arte che custodiscano in se la storia, opere d'arte che trasmettano il rispetto per il mare, per la natura ed i suoi animali, opere d’arte in cui sia chiaro il concetto di “ legame” che unisce tutti noi al nostro meraviglioso pianeta.
L'artista rende omaggio alla memoria degli esemplari coinvolti nello spiaggiamento con un inno alla Vita. Una coda di balena che vuole rappresentare un tuffo, una azione piena di vita, piena di libertá, piena di spensieratezza.
Quanta commozione proviamo nel vedere la coda dei giganti marini che sbatte impetuosa sul filo dei mari, per poi scomparire negli abissi, quanto stupore? Dagli uomini agli animali, dai grandi ai piccini, tutti nel tuffarsi nell'acqua provano sensazioni uniche, tutti danno vita ad una danza di gioia e gioco, ci si ricongiunge con l'elemento da cui tutto si genera: "l'acqua" un'elemento capace di evocare sensazioni arcaiche.
Con gli intrecci l'artista evoca invece il "Tutto nel Tutto", la comunitá di Vasto che si stringe e si adopera per un bene superiore: la Vita.
Ma il messaggio non si ferma all'accaduto, il messaggio va oltre, riguarda tutti noi, riguarda tutte le specie, riguarda l'intero creato, tutti legati, tutti correlati, tutti connessi.
L'artista con i nodi materializza questo concetto per riuscire a far percepire, anche solo per un'istante, a chi osserva l'opera, la sensazione di appartenenza all'Universo in un legame indissolubile che collega il tutto.
Ognuno di noi come un singolo filo, ognuno di noi stretto al resto dell'Universo in un tuffo che é un'inno alla Vita.
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"BUBU - NEGLI INTRECCI DEL FANCIULLINO"
01.07.23- 31.10.23, Poltu Quatu, Italia.
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Nella incantevole cornice di Poltu Quatu, cuore della costa Smeralda nonchè porto di cultura, si è svolta l'inaugurazione dell'opera "Negli intrecci del fanciullino", l'ultima realizzazione dell'artista Emanuela Giacco. Al centro dell'inaugurazione, andata in scena nella suggestiva e artistica cornice del giardino in cui si affaccia la struttura del Grand Hotel Poltu Quatu, l'artista ha svelato al pubblico una creazione che persegue il leitmotiv della sostenibilità e dell'arte del riutilizzo. Giacco, infatti, aquilana di origine e ormai sarda d'adozione, trapiantata a Golfo Aranci, si è fatta conoscere al grande pubblico per le opere realizzate con cime nautiche. Attraverso una interessante ripresa di materiali di porto, pensati per altri usi, e ora materia prima artistica. Dopo la serata-evento, l'opera che rappresenta un orsacchiotto, simbolo per eccellenza della fanciullezza, alto più di due metri, rimarrà esposta nella cornice paesaggistica di Poltu Quatu. A due passi dall'ingresso principale del Grand Hotel, donando colore e ancora più vita a un viale sviluppato interamente di opere d'arte.
«Guardare il mondo attraverso gli occhi di un bambino, tutti lo abbiamo fatto: eppure negli anni lo abbiamo spesso dimenticato – così l'artista Emanuela Giacco ha descritto "Negli intrecci del fanciullino" –. Quest’opera vuole rievocare la meraviglia, la purezza d’animo, lo stato di amore e di fiducia che il nostro essere bambino ha. Perché c’è ancora, è ancora lì in un cantuccio, intrecciata insieme a tutte le altre stratificazioni del nostro essere, intrappolata tra le varie sovrastrutture culturali e sociali che ci plasmano. Riuscire a guardare il mondo con gli occhi del fanciullino significa arrivare a delle verità in modo intuitivo, liberi dal preconcetto, liberi da paure, liberi da schemi mentali, guardando ogni cosa con stupore, come fosse la prima volta. E quanto stupore si può avere nell’ammirare le meraviglie del nostro pianeta».
Sì, perché il sottotesto sempre presente nella ricerca artistica di Giacco è la difesa e tutela dell'ambiente, la sostenibilità come primo motore creativo. «Il nostro pianeta soffre, le microplastiche mettono a repentaglio l'esistenza degli animali e dell'intero ecosistema – continua l'artista –. Il progresso ha accelerato il consumismo, che fa parte di tutti noi. Ma lo stesso progresso ci dà anche gli strumenti per creare energia pulita, la scienza ci dà moltissime risposte, quello che ci manca è il rispetto, la fiducia e l’amore, non vogliamo credere nei progetti di sostenibilità, non vogliamo metterli al primo posto. Ecco quest’opera parla di sostenibilità, è realizzata con quasi una tonnellata di cime nautiche di recupero per veicolare un messaggio che risvegli le coscienze sociali: tornare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino per amarlo e rispettarlo, perché è il nostro paradiso».
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Per concludere la serata il dibattito si è spostato nelle meravigliose sale del Gand Hotel Poltu Quatu dove tutti gli ospiti hanno brindato insieme al fanciullino, all'amore, alla vita.
"ART FOR THE EARTH"
05.04.23- 30.06.23, Hassler, Roma, Italia.
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"Art for the Earth”, è il titolo della nuova mostra ideata da LamaroArte e curata da Marta Banci, all’internodegli spazi dello storico Hassler Hotel di Roma.
Mercoledì 5 aprile 2023 si terrà la preview su invito riservata alla stampa e ai collezionisti.
Un’esposizione immersiva di sculture propone una serie di interrogativi su sostenibilità, biodiversità e conservazione.
L’arte può salvare il mondo?
Protagoniste le sculture di Emanuela Giacco e SilviaScaringella, che con due linguaggi diversi affidano all’arte un ruolo importante, quello di contribuire ed essere portavoce dell’emergenza ambientale.
Un nuovo progetto di sensibilizzazione nel segno della sostenibilità ruota intorno ai volti senza identità della Giacco, custodi e attenti osservatori della natura. Due mappamondi formati da un intreccio di nodi, sono un chiaro invito a riflettere sulla nostra posizione nell’universo; simbolo di conoscenza, il mappamondo rappresenta fin dall’antichità un oggetto di studio e contemplazione; in questa occasione esalta la grandezza sconfinata che l’essere umano non ha saputo preservare. L’uso di materiali di recupero come le cime, rappresentano la sostenibilità e il recupero, che diventa un tema fondamentale per l’esistenzialismo. L’uomo è responsabile della propria vita e delle conseguenze delle proprie azioni sulla natura e sul pianeta. La sostenibilità diventa quindi un obbligo etico e morale, l’unica via per garantire che le future generazioni possano vivere in un mondo migliore.
A invadere la sala ci pensano le api di Silvia Scaringella, responsabili della polinizzazione delle piante e della produzione del miele, sono fonte di nutrimento essenziale di molte specie animali, compresi gli esseri umani.
Un’installazione che rappresenta la forza e la comunità di un habitat e che restituisce al visitatore l’intrigante mondo di questi insetti, un ecosistema fragile ma con un legame solido come il marmo.
Gli animali dell’artista Scaringella sono un omaggio al mondo animale: i topi rappresentano la saggezza e l’astuzia, intelligenti e astuti, ma al tempo stesso creature vulnerabili. L’esotismo del pappagallo parlante porta grazia e bellezza, simbolo di vanità e intelligenza, è un elegante tributo alla natura.
In occasione della presentazione riservata alla stampa ed ai collezionisti del 5 aprile, saranno presenti leartiste, gli organizzatori dell’evento e la proprietà Hassler.
Dal 6 aprile la mostra sarà aperta al pubblico su prenotazione.
"OCEAN"
Opera d'arte pubblica, piazza Crispi, Olbia, Italia.
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Il 23 febbraio si è tenuta l'inaugurazione dell'opera "Ocean", che ha trovato casa sul lungomare della città di Olbia, in piazza Crispi, area interessata da un recente progetto di riqualificazione urbana che ha donato alla città un lungomare magico.
L'opera è stata acquistata da un collezionista privato, che ama l'arte al punto tale da non volerla relegare ai salotti ma da volerla condividere con la collettività. Una persona dallo spirito così nobile da voler mantenere l'anonimato, dona quindi l'opera ad Olbia dedicandola a tutti i portuali della città.
L'inaugurazione è stata presentata dal sindaco Settimo Nizzi, che sin da subito ha accolto l'iniziativa con entusiasmo, condividendo a pieno, insieme alla sua amministrazione, i principi ispiratori dell'opera stessa.
Un'opera che parla di Sostenibilità, Legami e Comunione.
Nelle opere che rientrano nel capitolo “Ocean” la natura lieve dell’essere umano si fonde con il teatro di vita in cui ogni individuo è tenuto a prestare la propria presenza scenica: il nostro pianeta. Tutto si fonde, tutto è correlato da un legame, ma al contempo ogni filo ha la sua dimensione e grazie a questa riesce a scorgere ciò che gli è estraneo.
L’effetto farfalla della teoria del caos diviene protagonista, le piccole variazioni, quelle di un singolo filo, producono grandi variazioni a lungo termine sull’intero sistema.
Un’opera che ci impone un interrogativo che oggi più che mai non può più essere ignorato, quello sul mutamento climatico in atto, un’opera che vuole suscitare e sensibilizzare su un tema che purtroppo ancora oggi sembra estraneo ad ognuno di noi. Eppure ogni singolo involontario respiro che facciamo non è legato a questo?
"Ocean", una scultura tessile realizzata con 250 kg di cime nautiche di recupero, sottratte al residuale, si fa quindi portavoce di progetto che risvegli le coscienze sociali e sensibilizzi su un tema così delicato come quello della crisi climatica in atto.
L'arte parla attraverso le emozioni, motivo per cui il messaggio veicolato sarà sempre molto potente.
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"EXTRARTIS, ARTISTS RESIDNCIES"
23.11.22- 28.11.22, Villa Realis La Rupe, Sorrento, Italia.
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ExtrArtis, Artists Residencies for Creative Economy è il progetto di residenza d’artista che, dal 23 al 28 Novembre, sperimenta la sua seconda edizione in occasione della partecipazione agli Art Days Campania - primo grande evento diffuso e collettivo di arte contemporanea nella Regione Campania.
ExtrArtis ha accolto l’invito a partecipare agli Art Days Campania, posizionandosi al fianco delle gallerie d’arte, delle istituzioni, degli spazi di ricerca e delle associazioni del territorio per contribuire al successo di questo nuovo evento dell’agenzia dell’arte.
Sebbene ExtrArtis lavori su un livello artistico internazionale, la sua adesione agli Art Days Campania ha rivelato la capacità interscalare del progetto di Residenza d’Artista di creare una rete transnazionale di artisti, curatori e operatori del settore nonché collezionisti campani e non.
I 6 artisti selezionati dal progetto ExtrArtis sono Luca Arboccò, Francesco Casati, Emanuela Giacco, Mattia Novello, Alice Pilusi e Federica Zianni, giovani talenti che valorizzeranno la terra delle sirene ponendosi come eccellenze artistiche del territorio, innescando un dialogo tra gli attori del sistema e offrendo visibilità di respiro nazionale e internazionale alla produzione di arte contemporanea.
Allineando alla proposta territoriale multiforme degli Art Days Campania, ExtrArtis si inserisce come progetto virtuoso dell’arte contemporanea della Regione Campana organizzando per l’occasione 6 giorni di residenza, di visite didattiche, tour guidati nei laboratori e nelle dimore storiche, performance artistiche, lezioni di tarsia nelle botteghe artigiane sorrentine e tanto altro!
Gli eventi si svolgeranno accogliendo visitatori e istituzioni in luoghi iconici, capaci di raccontare la mission del progetto, culminando con la mostra internazionale e collettiva dei sei artisti selezionati su scala internazionale ai quali sarà data la possibilità di vivere un’esperienza di riattivazione delle sedi del Grand Tour in un contesto di eccellenza come quello della Penisola Sorrentina.
La Residenza selezionata per accogliere la sperimentazione dell’evento ExtrArtis 2022 è Relais La Rupe sita a Sorrento in provincia di Napoli in Campania. La dimora è stata fulcro di mobilità culturale transnazionale accogliendo nel corso della sua storia letterati, artisti e studiosi di rilevanza europea. Il radicamento della villa nella cultura materiale locale ed il contesto sociale ed artistico che in essa si è prodotto nel corso della sua storia hanno delineato una prospettiva artistica tesa a valorizzare il legame tra le identità sedimentate di un patrimonio culturale ancora poco conosciuto e gli artisti europei.
ExtrArtis è un progetto, creato da Francesca Ciampa, che si sviluppa a valle di alcuni anni di ricerca svolti nell’ipotesi che l’identità dei sistemi insediativi sia strettamente connessa ai valori e alle competenze dell’offerta artistica del proprio territorio. ExtrArtis mira a reinterpretare l’integrazione tra capitale umano e quello culturale per stabilire flussi artistici in grado di rigenerarsi ed in cui l’arte condiziona non solo il mercato ma anche gli attori che lo determinano, determinando uno spazio praticabile per gli artisti emergenti.
"NATURALIGHT"
16.06.22- 28.07.22, Galleria Borghini Arte, via Belsiana, 92, Roma.
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Galleria Borghini Arte Contemporanea inaugura Naturalight, protagonisti di questa doppia personale sono Vittorio Campana ed Emanuela Giacco. Due artisti che indagano la natura con due linguaggi diversi. Mostra a cura di Tamara Borghini e Marta Banci.
" Emanuela Giacco utilizza le cime di recupero per le sue installazioni, la sua ricerca ha una matrice esistenzialista. La cima come simbolo dei legami che sono parte dell’esistenza di ogni persona. I legami come vincoli individuali.
Nelle sue opere pone l’accento sulla complessità dell’essere umano fatta dalla stratificazione di codici genetici, morali e culturali e fa riferimento alla duplice natura di tutti quei vincoli che l’essere umano sperimenta nel corso della propria esistenza.
L’intreccio come custode della natura attiva e passiva di ogni individuo e l’intreccio di nodi come la rappresentazione “dell’Io” di ogni individuo che si ricollega al “Tutto”. La cima come elemento trainante nel percorso della natura che dalla natura proviene e diventa un tema centrale abbracciando anche il mondo della sostenibilità. Le sculture tessili racchiudono cosi la sintesi della sua ricerca: esistenzialismo, universo, natura e sostenibilità."
"BIENNALE DI FIRENZE"
23.10.21- 01.11.21,Fortezza da Basso, Firenze.
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Il tema della XIII edizione della Florence Biennale è incentrato sull’universo policromo e multiforme della femminilità, che verrà indagato nelle sue molteplici sfaccettature, a partire da due grandi linee direttrici.
Da una parte, l’idea che delinea la femminilità nella sua essenza immutabile, che ha ispirato varie tra le creazioni artistiche e letterarie più importanti della storia dell’umanità e che si dipana dal culto primordiale della Grande Madre fino ad arrivare alla celeberrima Beatrice di Dante Alighieri e al “Femineo eterno” (ossia l’Eterno Femminino) di Johann Wolfgang Goethe: l’idea della femminilità come riflesso della divinità, come amore spirituale che varca i confini del tempo, come fonte di purificazione ed elevazione, e come forza dell’universo che tutto forma e tutto regge.
Dall’altra parte, l’idea del mutamento perenne che caratterizza il mondo contemporaneo e che investe anche la femminilità, la quale si è trasformata e si trasforma sulla spinta di movimenti sociali e culturali come quelli che si sono sviluppati attorno ai femminismi e alle comunità LGBTQ. Dalla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta alle battaglie per le pari opportunità, fino al dibattito sulle identità di genere, sono innumerevoli gli stimoli che hanno portato a una ridefinizione del concetto di femminilità, aumentandone ancor di più la complessità e la multidimensionalità.
"INTRECCI, RACCONTO DELL'ESSERE UMANO"
10.08.21- 31.08.21,Yatch Club di Porto Rotondo, Molo di Levante, 07026, Porto Rotondo, SS
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Nel mese di agosto le sculture tessili di Giacco saranno ospitate dallo Yatch Club di Porto Rotondo, in collaborazione con la galleria Canova Tender Art Gallery.
L'ispirazione che porta alla definizione delle sculture tessili di Giacco nasce proprio in Sardegna, dall'osservazione del gesto di un velista che nel maneggiare le cime imprimeva in esse vigore ed al contempo amore. Il progetto è legato ad una duplice tematica: ambientale, prevedendo di utilizzare cime che vengono dismesse e storica, l'utilizzo di cime già vissute porta con se la storia ed i profumi dei viaggi in mare.
L'Arte della vela, della pesca, l'amore per il mare si traspone nell'oggetto cima per poi riprendere una nuova vita in opere d'arte che portano con se il loro vissuto.
Nasce così il dialogo nella sede dello Yacht Club, per celebrare l'incontro dei diversi mondi dell'arte che trovano così un connubio.
Le cime di Giacco detengono il mistero della vita, sono funi che portano con se tutto il nostro passato, raccontano dei nostri legami e delle sovratrutture che subiamo ma al contempo sono ponti per i nostri desideri e per il nostro futuro, il tutto nell'uno.
LEGàMI
09.07.21- 15.07.21, Scoobafish Art Gallery, via Maddalena 3, 07026, San Pantaleo, SS
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La Scoobafish Art Gallery presenta la mostra di Emanuela Giacco dal titolo Legami, testi critici a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci. Con l'inaugurazione di venerdì 9 luglio si apre il dialogo tra le opere di Giacco con le opere di Maurizio Sergiusti artista nonchè proprietario della galleria. Un evento volto a stimolare un confronto costruttivo in cui le tematiche si affrontano sotto diverse prospettive.
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A seguire le parole di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci
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“Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque, col caldo, mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il mio desiderio di felicità per te sarebbe compiuto. La verità è che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono, perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sai adoperare e mettere in fila senza che rompano le righe. Se lo facessi io sarei penoso. Questo è il punto: faccio pensieri e desidero cose nuove. Non importa cosa so. Per la prima volta, non importa. Non so da dove vengono o come si chiamino e non potrei spiegarle a nessuno eccetto te, con un po’ di tempo, con un po’ di pause, con quei silenzi che non saprei riempire, all’inizio. Ma potrei imparare. Sono un pessimo romantico, lo ammetto. È per questo che non sono riuscito a farti innamorare. Lo so che è così. Ho immaginato che potessi bastare io, con i miei modi normali e l’aria spavalda. Fintamente sicura. E del tempo, per spiegarti quello che manca, per farti vedere che ne sarebbe valsa la pena, alla fine. Ho provato, che dire, a farmi scegliere. Ho sperato. Dovevo. Era una possibilità, capisci? Come fare a metterla via, a dimenticarla. Forse aspettando, forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo. Sono sicuro che con qualche giorno in più, ora in più, ti avrei portato via con me. È l’idea che almeno una volta succeda, no? Hai presente? Quell’idea invasiva e sotterranea che si inabissa o si palesa e lo fa una volta sola per tutte e se l’avverti non puoi far finta di niente se hai un po’ di senno. Come un sibilo fluttuante e sinuoso. A me è successo questo: non sono riuscito a fare finta di niente, non volevo, in fondo. Non potevo far altro che cercare di portarti con me, dal profondo, per egoismo quasi, per farmi stare bene. Anche se sapevo di non potere. Anche se era rischioso. Anche se tu non vuoi, anche se, infine, la tua felicità non dipende da me. E non posso fare a meno di chiedertelo di nuovo. Solo per essere sicuro. Verresti?”
(Da Italo Calvino, Prima che tu dica “Pronto”, 1985)
Legàmi è un sostantivo che ci restituisce ed incarna l’idea dei sentimenti che giacciono nell’Iperuranio senza un apparente riscontro pragmatico. Légami è verbo coniugato all’imperativo, un comando con cui sovente si manifesta l’intenzione di vivere e fruire un sentimento. Le sculture modellate da Emanuela Giacco per Scoobafish Art Gallery, attraverso corde intrecciate ora piegandosi ad un rigido ordine ora seguendo un caos entropico, facilmente suggeriscono l’intento delle stesse di veicolare un’energia pulsante, d’essere connettore d’un ideale afflato visivo. Il titolo dell’esposizione, nonché modus e medium che hanno permesso la realizzazione delle opere, hanno infatti in sé il lapalissiano rimando alle trame che materialmente compongono il tessuto, e quindi, in senso figurato, alla cooperazione tra l’artista e il suo pubblico, che attraverso la loro reciproca interazione, operano e scoprono una rilettura sia della persona dell’artista che di un particolare tessuto sociale, che esula dall’usuale contesto di expertiser di settore. Ecco che, come asseriva Gino De Dominicis, non è solo l’opera ad esporsi al pubblico, ma è anche quest’ultimo ad esporsi all’opera. Opere, quelle di Emanuela Giacco, che presentano peraltro una stretta correlazione reciproca, non solo per modus e medium, che si ripetono e susseguono, di realizzazione delle stesse: alfa e omega del progetto tutto si fondono e sintetizzano nel grande gomitolo d’un nero cosmico, è infatti da lì che tutto fluisce e confluisce come per un ideale archetipo, che volge lo sguardo anche alla precedente poetica pittorica dell’artista.
ALLA RICERCA DI INSTABILI EQUILIBRI
08.08.20- 29.08.20, Sala Spargi, Grand Hotel Poltu Quatu, 07021, Arzachena
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É con una mostra personale curata e presentata da Sabrina La leggia che Emanuela nell'estate 2020 si fa scoprire a Poltu Quatu. Nel cuore della Costa Smeralda in una estate "particolare" l'artista lancia un segnale di coraggio e forza, siamo infatti nel pieno della Pandemia causata dal virus Sars-Cov 2 che ha drasticamente congelato le nostre vite. A seguire le Parole di Sabrina La Leggia.
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" Nulla si crea; Nulla si distrugge"
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É la legge che individuò Lavoisier, lo scienziato che nel ‘700 fu iniziatore della chimica moderna. Le opere dell’artista Emanuela Giacco fanno pensare a un’evoluzione poetica di questa regola scientifica: Metamorfosi, Sulle corde del Destino, L’Eterno scalare, Il Burattinaio, Presenza Assenza, Assenza Presenza, Riflessione, Inside, Outside, La stretta del Silenzio , Gesto di Intelletto, Dietro il Volto I, Dietro il Volto II, Il ratto di Proserpina, Morale dell’Individuo, Alchemy.00, Alchemy.01, Alchemy.Throne e Alchemy.in Gold. Il punto è la fusione tra il mondo spirituale e quello fisico, fra umano e virtuale, fra i corpi raccontati dell’artista e lo spazio nel tempo.
In questa mostra, Emanuela osserva un universo contemporaneo in cui la connessione fra esseri umani é talmente stretta da rendere difficile la loro libertà. Corpi in costante metamorfosi, sono intrappolati da corde strette, alla ricerca impossibile di “instabili equilibri”. La storia tutt’altro che lineare é destrutturata, come lo sono i suoi corpi e le immagini dell’iconografia di Cristo.
Grandi nomi del passato i maestri a cui la Giacco si è ispirata: Magritte, Dali e Balthus.
Ognuno di loro ha studiato in modo personale e rigoroso il rapporto tra la natura umana e il tempo, regalando a Emanuela spunti e insegnandole tanto.
L’intera mostra è una narrazione sulla genesi e l’evoluzione dell’essere umano.
Fra le più interessanti artiste della sua generazione, Emanuela Giacco, lavora con lucidità e senso critico a un’indagine su tematiche universali legate agli effetti psicologici dei rapporti umani. Il tema è esattamente questo, l’umana fragilità e Emanuela lo mette in opera sotto i nostri occhi coinvolgendoci immediatamente.
LE QUAI DES ARTISTES
01.08.20, piazza della Vecchia Darsena, Porto Rotondo
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Sabato, primo agosto 2020, si presenta la IV edizione di “PortoRotondo Le Quai des Artistes” l’approdo degli Artisti una mostra di arte contemporanea che vedrà, dalle 18.00 alle 24.00 , tra le vie e le piazze del borgo, l’esposizione delle opere di 30 artisti snodarsi in un itinerario artistico a cielo aperto, offrendo agli appassionati d'Arte e ai visitatori una vetrina sull'Arte contemporanea e le tendenze artistiche in Sardegna. L'appuntamento è sostenuto da alcuni pionieri di Porto Rotondo, il borgo nato nel 1964 per intuizione dei conti veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, appassionati d'arte.
Per loro, il paesaggio selvaggio e l'architettura compatibile sono state al centro dello sviluppo del borgo. La mimesis della natura diventa il mezzo con cui l'architettura si appropria dei modelli naturali per realizzare opere che eguaglino la stessa bellezza in una eterna sfida, così come fa l'Arte nella sua vanità di ricerca del bello. Gli artisti, selezionati sulla base dei loro percorsi artistici, saranno presenti con le loro opere, specchio delle loro anime. Una giuria, composta dal conte Luigi Donà dalle Rose, dalla collezionista Pai Hruska, dallo scultore Emmanuel Chapalain, Sabrina La Leggia, e dal curatore della mostra Aldo Manzanares, avrà il compito di scegliere l'artista vincitore della quarta edizione di “PortoRotondo Le Quai des Artistes”.
Giacco vince il primo premio che riceve emozionata dalle mani del Conte. L'opera di Giacco scelta dalla Giuria, Alchemy. Trhone, sarà poi esposta nella nuova e prestigiosa galleria "Porto Rotondo Art Gallery", partner dell'evento, in Piazza San Marco.
L’artista è stata omaggiata dalla signora Pai Hruska con una scultura di Claus Joans, un $ augurale, consegnata dal presidente del centro commerciale naturale Marcello Lombardo organizzatore dell evento.
CALL TO THE ARTS
01.12.19 al 04.12.19, Palazzo delle esposizioni, L'Aquila
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Un percorso dinamico in cui si raccontano le visioni e le interpretazioni della magistrale opera del pensiero che si trasforma in arte.
All’interno del prestigioso Palazzo dell’Emiciclo saranno esposte dall’1 al 4 dicembre, opere di 15 portatori di professionalità in un confronto aperto con le nuove imprese e i mercati di riferimento.
Un evento volto a promuovere le eccellenze del territorio.
"Arte e design, il valore del brand culturale, nelle quattro giornate interattive pensate per e con il territorio: una combinazione di intuizioni creative e competenze pratiche, mettendo al centro tutti gli strumenti necessari per la valorizzazione dell’espressività manuale e della produzione culturale", spiega Agostino Del Re, direttore Cna L'Aquila.
PROGETTO ARTISTI MAG
21.10.19 al 26.10.19, galleria Life Art Gallery, Battipaglia
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Una rete di Gallerie, su tutto il territorio italiano, da anni attuano una politica abbattendo le barriere di fruizione ed aprendosi al nuovo mercato globale con due sedi negli States, a Miami e a New York, in Italia a Padova, Milano, Parma, Lecce, Roma e Battipaglia sono gli spazi dedicati al progetto con attività di Gallerie d’eccellenza utilizzate come moltiplicatore della voce dell’artista ed una nuova via per dare valore alle loro opere, la filmografia italiana, con film che potranno raccontare l’artista, o semplicemente una sua opera abbattendo definitivamente le barriere di comprensione dell’arte contemporanea, sdoganando le immagini dell’artista e consacrandolo attraverso un mezzo nuovo e universale.
Il progetto di valorizzazione dell’arte italiana e dei suoi artisti, alla ricerca costante dell’arte che racconta il nostro tempo, partirà, per quanto riguarda il 2019, dalla galleria LIfe Art Gallery con una prima esposizione in cui verranno presentate le opere di un centinaio di artisti selezionati dal comitato scientifico MAG.
PREMIO CULTURA IDENTITA'
05.07.19, Teatro Civico, La Spezia
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Il prezioso riconoscimento, riservato ai più importanti interpreti dell'arte contemporanea nelle sezioni pittura, scultura e fotografia, vedrà la presenza di alcuni tra i nomi più significativi nel campo della cultura come Angelo Crespi, Edoardo Sylos Labin, Luna Berlusconi e Giusy Versace e verrà assegnato in occasione del Festival Cultura e Identità il 5 luglio presso lo storico Teatro Civico di La Spezia.
MANTOVA ART EXPO
dal 08.06.19 al 16.06.19, Museo Gonzaga, Mantova
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La Biennale d’Arte contemporanea di Mantova è un evento ideato per coinvolgere le più importanti espressioni artistiche in un grande meeting internazionale.
Dall’8 al 16 Giugno il mondo dell’arte si incontra nello storico Museo Gonzaga per poter celebrare l’operato dei più validi artisti contemporanei, incentivare il mercato internazionale coinvolgendo i visitatori in nuove e interessanti esperienza fruitive.
Sandro Serradifalco curerà l'evento con la collaborazione di consulenti artistici ed editoriali tra i quali Rino Lucia, Serena Carlino e Barbara Romeo, la sezione estera sarà curata da Francesco Saverio Russo e Salvatore Russo, mentre la direzione critica è di Paolo Levi.
L'evento vedrà inoltre presenti alcuni noti critici d’arte di Italia quali , Daverio, Rebuzzi e Sgarbi.
L'evento avrà inizio l'8 giugno nello storico Museo Gonzaga con la cerimonia di inaugurazione, mentre il 9 si svolgerà la Lectio Magistralis di Philippe Daverio al Teatro Sociale di Mantova.
L’artista sarà presente con una significativa opera appartenente al così detto ciclo della Primanvera.
Le opere presenti saranno poi valutate dal prof. Levi e Pubblicate nel relativo Catalogo di Mostra.
L'opera esposta, dal titolo "Morale dell'Individuo" è stata selezionata e premiata dalla commissione critica tra le opere degli oltre 400 artisti presenti.
RESISTENZE
dal 29.03.19 al 3.04.19,Palazzo dell'Emiciclo, L'Aquila
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In occasione del Decennale del terremoto di L'Aquila, sembra di poter ritrovare forza e memoria, grazie al forte messaggio che la cultura e espressamente l'arte trasmettono.
Resistenze è una mostra che vede interpreti due artisti aquilani che, con diverse esperienze e avendo avuto riconoscimenti e formazione in ambito nazionale e internazionale, si interrogano sul processo di rielaborazione del dolore, e cercano di raccontare con le immagini, non solo i patimenti e le perdite, ma soprattutto quanto è possibile ritrovare, attraverso percorsi che sono quelli della conoscenza, della vita interiore, ma anche quelli della natura e del confronto con gli avvenimenti.
Dalle prime tre sezioni, il destino, il dolore e la riflessione, si arriva alla primavera, intesa ancora come preparazione di un risveglio.
Con diverse tecniche, in formati che vanno dal molto grande al piccolo, Giacco e Serpetti espongono i simboli che incarnano questi processi: il destino è la corda o il manichino, il dolore è fisico ma è anche paura e incapacità di prevedere la natura e gli agguati.
Come uscire dalla predestinazione dal dolore.
L'uomo non lo sa, ma può chiudersi e riflettere, così le immagini della mostra si fanno eroi solitari chiusi in loro stessi, guardiani o guerrieri.
La resistenza è rinnovamento, svegliarsi a primavera, dopo aver visitato i luoghi sconosciuti e sotterranei e aver recuperato una forza nuova.
L'occhio spazia tra colori che a volte sono vivi e forti, a tratti si sfumano e si ammorbidiscono.
Le tecniche diverse, così come la resa stilistica, danno all'esposizione una particolare incisività, come se, calandosi in queste vie di resistenza e di paura, la visione si confondesse, cercando nella pittura un'ottimale descrizione per l' emozione.
La mostra è promossa dalla Associazione Culturale NOT TO BE in collaborazione con la Associazione Musicale Concentus Serafino Aquilano, che hanno supportato la manifestazione, che anticipa gli eventi previsti per il decennale, che espressamente hanno guardato a due giovani artisti locali per nascita, ma aperti a molteplici esperienze italiane e internazionali, al fine di creare una collaborazione pubblica e privata a vantaggio della cultura.
La sede prestigiosa del Palazzo dell’Emiciclo, messa a disposizione dalla regione Abruzzo, e la lungimiranza delle istituzioni pubbliche, si coniugano con lo sforzo di partner e sostenitori, cosicché si crei un evento di risonanza, non solo a livello territoriale, ma in grado di attrarre un pubblico di collezionisti e di amanti della cultura, per fare circuito, rete e diffusione.
La mostra è a cura di Monica Di Paola, con contributo di Marina Mattei, corredata da un catalogo a cura di Monica Di Paola e di Marina Mattei.
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WATT 37
dal 28.03.19 al 30.03.19, Milano
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Nel mese di marzo 2019 dal 28 al 30 marzo la troveremo con le sue opere presso lo Spazio Espositivo WATT 37 a Milano In occasione della presentazione del volume ARTISTI '19 , Annuario Internazionale di Arte Contemporanea con i più importanti critici e storici dell’arte italiani come Luca Beatrice, Angelo Crespi, Philippe Daverio, Paolo Levi, Vittorio Sgarbi ed Edoardo Sylos Labini, edizione Art Now in collaborazione con Mondadori Store , in cui verrà publicata.
PREMIO ECCELLENZA
EUROPEA DELLE ARTI
dal 27.02.19 al 02.03.19, palazzo Velli, Roma
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dal 4 al 8 Aprile 2019, MEAM Museo Europeo delle Arti,
Palazzo Gomis, Barcellona
dal 15 al 27 Giugno 2019, Galleria Thuilliers, Parigi
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In occasione del Premio Eccellenza Europea delle Arti, a firma del critico d'arte Paolo Levi, a partire dal mese di febbraio 2019 l'artista sarà presente con la videoesposizione di alcune opere in tre importanti eventi.
Il tour artistico che avrà avrà inizio a febbraio nel cuore di Roma presso Palazzo Velli, continuerà poi nel Museo MEAM presso Palazzo Gomis a Barcellona e si concluderà a giugno a Parigi presso la Galleria Thuilliers.
Tre prestigiose sedi ospiteranno quindi l'operato di un selezionato numero di artisti, il cui impegno è prova del valore della creatività italiana nel mondo.
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SO POP SO SURREAL LIBERATION
21.02.19, Hassler, Roma
Il 21 febbraio, nello scenario suggestivo di Trinità dei Monti, in particolare presso le sale del prestigioso Hassler Hotel, si festeggia l’opening della mostra SO POP SO SURREAL LIBERATION in cui troviamo l'artista Emanuela Giacco con le opere scelte dalla curatrice d’arte Eileen Contreras.
Evento patrocinato dalla Regione Lazio e dal Municipio I Roma Centro.
Nel mese di novembre 2018, Il mondo dell’arte si incontra a Bruges.
Nel cuore della città, presso le sale del Museo Oud Sint Jan - Xpo Center Bruges verrà ospitata La Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea delle Fiandre un evento ideato per coinvolgere numerose esperienze artistiche in un grande rave mondiale.
Un sodalizio che racconterà uno spaccato significativo dell’attuale panorama artistico internazionale attraverso la sensibilità e i linguaggi di validi artisti contemporanei.
L’artista Emanuela Giacco sarà presentata nella sezione espositiva dal 10 al 14 novembre.
Direzione artistica del critico Sandro Serradifalco con supervisione artistica del curatore Amedeo Arena.
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ART SHOPPING – LE CARROUSEL DU LOUVRE PARIS
dal 19.10.18 al 21.10.18, Parigi
L'Art Shopping, l'ouverture artistica più attesa dell'anno, situata all'interno di un ambiente storico e culturale unico come quello del Louvre, vede coinvolti artisti d'arte contemporanea emergenti provenienti da tutto il mondo. Esponenti di spicco delle nuove realtà artistiche internazionali che espongono le loro opere più apprezzate in un contesto che trasuda creatività.
Carrousel du Louvre, non prevede la sola esposizione delle opere, ma è a tutti gli effetti una fiera d'arte dove gli artisti emergenti sono coinvolti in una vendita diretta delle proprie opere.
L’artista Emanuela Giacco sarà presentata con le sue opere dalla curatrice ed art advisor Loreta Larkina.
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PREMIO ARTE PALERMO
Capitale della cultura 2018 26.07.18, Palermo
Nell’anno in cui Palermo viene eletta capitale italiana della cultura, viene annunciate la prima edizione del Premio Internazionale ARTE PALERMO.
Palermo Capitale della Cultura 2018 significa riposizionare il mediterraneo al centro del mondo: un messaggio forte e chiaro di dialogo, di incontro tra le varie nature-culture umane con la necessità di coltivare valori in maniera concreta e per il bene comune.
Con tali premesse viene istituito il Premio Internazionale Arte Palermo, che nasce con lo scopo di promuovere e sostenere l’arte contemporanea.
Un riconoscimento unico nel suo genere, un autentico rave culturale che vedrà protagonisti una limitata selezione di artisti internazionali.
Lo scenario è tra i più prestigiosi, lo splendido Teatro Biondo di Palermo.
Il 1° Premio Internazionale Arte Palermo, comprenderaÌ€ varie sezioni dedicate alla pittura, alla scultura e alla fotografia. Per ciascun sezione saranno selezionati alcuni dei piuÌ€ validi interpreti contemporanei nazionali ed esteri.
Gli artisti ammessi riceveranno il Premio Internazionale Arte PALERMO.
Presenti a questo importante appuntamento culturale i critici Philippe Daverio e Paolo Levi, l’editore Sandro Serradifalco e il direttore del “GiornaleOFF” Edoardo Sylos Labini.
Nei pressi della sede della Gangemi Editore incastonata nel pittoresco centro storico della città eterna,sarà presentato il volume del Dott. Ettore Pasculli intitolato A Mare Grande -La “fable mélancholique”nelle passioni al maschile.
Contributi pre-fattivi e post-fattivi di
Edvige Gioia, Giancarlo Torroni, Giacobba Brunetti.
L'artista Emanuela Giacco, cui si deve la narrazione pittorica del volume, sarà presente tra i relatori trattando il tema del "viaggio interiore" che ogni individuo affronta, ponendo l'attenzione sul cammino tortuoso che porta alla verità e cercando di individuare la matrice delle cause che conducono l'umanità a vivere in una costante tensione tra due poli , il tutto facendo un parallelismo tra le sue opere e l'opera di profonda ricerca del Prof. Pasculli.
La“fable mélancholique”nelle passioni al maschile 08.06.18, ore 17.00, Roma
"L'ARTE e LA VERITA'"
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<< La scienza non s'occupa più che del mondo fisico e materiale; la filosofia morale ha perduto la direzione delle intelligenze; la religione governa ancora in qualche modo le masse, ma non regna nelle più alte sfere sociali; il principio di carità, che la ispira, esiste sempre, ma quello della fede non splende più. I duci intellettuali dei nostri tempi sono degli increduli o degli scettici, perfettamente sinceri e leali, ma essi dubitano dell' arte loro e si guardano sorridendo come gli auguri romani. Pubblicamente, privatamente, essi prevedono le catastrofi sociali, senza trovarne il rimedio, o avvolgono i loro oscuri oracoli in eufemismi prudenti.
Sotto tali auspici la letteratura e l'arte hanno perduto il senso del divino. Una gran parte dei giovani, perduti di vista gli orizzonti eterni, s'è rivolta a quello che i nuovi maestri chiamano naturalismo, degradando così il bel nome di natura; giacchè ciò che essi orano di questo vocabolo non è che l'apologia dei bassi istinti, il fango del vizio o la compiacente pittura delle nostre bassezze sociali, insomma la negazione sistematica dell'anima e dell' intelligenza. E la povera psiche, perdute le ali, geme e sospira stranamente in fondo alla coscienza di quelli stessi che la insultano e la negano>>
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Così, nel 1887, Schurè scrive nel proemio di uno dei suoi piu grandi libri, parole attuali che purtroppo sembrano ancora descrivere lo scenario di oggi.
Di qui il ciclo delle opere Hide True che come un ossimoro pone l' accento sui mali di oggi, legati ad una materialità decisamente vincente sulla spiritualità, mostrando la faccia cruda del materialismo imperante contrapposta alla fiaccola divina, ed ingenerando così la riflessione sul cammino di salvezza, carico di luce, fede, energia e fiducia nella libertà umana.
"STOP"
dal 13.01.18 al 27.01.18, Genova
Nella cornice di palazzo Saluzzo a Genova, il CAD -Creativity Art Design- sarà promotore della mostra "STOP", una mostra d'arte volta recepire la più negata ma al contempo ambita esigenza della società moderna: il fermarsi.
Ci si ferma davanti ad una selezione di opere d'arte per osservare, per riflettere, per assorbire, per comprendere, per meditare, per cogliere, per amare, per sognare...
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Curatrice e direttore artistico: Loredana Trestin.
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"ANIMA ET CORPUS"
dal 16.12.17 al 05.01.18, Firenze
“l' arte è la suprema manifestazione della potenza dell'uomo, è concessa a rari eletti,
e innalza l'eletto a un'altezza dove l'uomo è preso da vertigine ed è difficile
conservare la sanità della mente.
Nell'arte , come in ogni lotta ci sono eroi che si dedicano interamente alla loro
missione, e che periscono senza raggiungere la meta”.
Lev Tolstoj.
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A cura della Dott.ssa Romina Sangiovanni, Art Director presso OnArt Gallery Firenze.
"THE NUANCE OF DREAMS"
dal 22.04.17 al 28.04.17, Roma
L'artista in qualità di essere ai confini dell’esistenza, a metà tra la realtà ed il sogno per ritrarne ogni limite...
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questo il tema della mostra a cura del critico d’arte e direttore artistico Rosi Raneri ospitata a Roma, presso le suggestive Sale del Bramante, un tempo studio dell’insigne architetto rinascimentale, addossate alle mura Aureliane, attigue alla Basilica di Santa Maria del Popolo.
"HIDE TRUE"
16.12.16, Roma
Nel suggestivo panorama di via dei Tre Orologi a Roma, incastonato nelle fiabesche stanze di un incantevole palazzetto d'epoca, Linee Legali Avvocati® sponsorizza l'evento “Hide True”, con la presentazione del ciclo di opere dell’artista Emanuela Giacco, legate al tema delle “verità nascoste”.
il tutto colorito dal breve saluto del Prof. Paolo Picozza, Presidente della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, e da un aperitivo di saluto per condividere impressioni e spunti di riflessione sul mondo dell’arte moderna e contemporanea. Recensione delle opere esposte redatta a cura di Katherine Robinson.
Partecipazione su invito.
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"FOR ART" MUSEO MIIT
dal 27.10.16 al 12.11.16, Torino
In occasione del mese di Novembre, da molti anni ormai considerato il mese dell'arte contemporanea di Torino, musei, istituzioni, fondazioni e fiere si "colorano di arte".
Il museo MIIT, a cura dello storico dell'arte Guido Folco, direttore del mensile "Italia Arte" -dedicato all'arte, alla cultura e al Made in Italy- presenta ai collezionisti ed agli appassionati di tutto il mondo una panoramica dei suoi artisti migliori, per talento e stile, originalità e tecnica e lo fa con la mostra intitolata appunto "FOR ART. Maestri al Museo MIIT".
La qualità diventa protagonista nelle opere degli artisti presentati, a testimonianza di quanto l'arte contemporanea Italiana mantenga sempre, nel suo dna, una straordinaria peculiarità di unicità, armonia, bellezza e genialità, elementi, questi riconosciuti internazionalmente, oggi più che mai.